Un ringraziamento al giornale La Nazione che tiene in luce questo tema della “cannabis legale”. Nella edizione di oggi (28 ottobre 2017) leggiamo che la Federazione Italiana Tabaccai si è posta il problema e chiede chiarezza al Governo su una legislazione non chiara. Sulla base del principio che ciò che non è vietato è consentito, i tabaccai possono vendere questo prodotto. Ad oggi non sappiamo bene cosa sia questo prodotto, potrebbe essere uno stupefacente, un prodotto medicale o un prodotto da fumo. Di fatto nella etichetta viene riportato che è un prodotto tecnico non destinato all’uso umano. A quale uso è destinato rimane un mistero. Cose da Italia Nostra. Che sia un tentativo maldestro per abituarci all’idea di avere in tabaccheria le sigarette alla cannabis? Possiamo approfondire questa ipotesi o farne altre ma sarebbe un esercizio inutile e distraente. Appare chiaro, invece, che ancora una volta abbiamo occasione di fermarci a riflettere e indirizzare meglio i nostri pensieri. Sotto certi aspetti sarebbe rassicurante sapere che i nostri ragazzi possano avere accesso agli spinelli in modo legale e magari con la dizione “prodotto biologico” piuttosto che saperli impegnati alla ricerca del piccolo spacciatore che vende un prodotto “senza etichetta”. Ma forse difficilmente si accontenterebbero di un prodotto contenente THC inferiore a 0,6; almeno quelli che già ne fanno uso, abituati a prodotti di ben altra “qualità”.
Ovviamente questa rassicurazione nasce dall’accettazione che lo spinello sia abitudine consolidata nel comportamento di nostro figlio e che non possa essere diversamente.
Possiamo pensare e sperare che l’approvazione di una legge sulla legalizzazione della cannabis potrebbe consentire la fruizione di un prodotto sicuro e all’altezza delle aspettative, ma ciò sarebbe una opportunità soltanto per il consumatore maggiorenne. Abbandoniamo quindi, almeno per il momento, la riflessione sulla sostenibilità o meno di questa legge perchè comunque non risolverebbe il problema degli adolescenti. Lo scenario non dobbiamo immaginarlo, basta leggerlo guardando l’uso che gli adolescenti fanno del tabacco e dell’alcol. Due sostanze già legali, la cui vendita è comunque vietata ai minori, che purtroppo sono, stando alle statistiche, largamente e drasticamente usate dai nostri ragazzi.
Dobbiamo quindi pensare di togliere questo limite e consentirne l’acquisto anche ai quattordicenni? E’ un tema caldo e forse per trovare una risposta dobbiamo rifletterci sopra!