Cosa facciamo

 

Il percorso comunitario inizia o con l’invio del soggetto da parte del Ser.T. oppure con la richiesta diretta dello stesso. In quest’ultimo caso dopo alcuni colloqui di valutazione, presso il Centro di Prima Accoglienza, si concorda con il Ser.T. di competenza il tipo di programma individuale nel quale inserire il soggetto.
Tale programma può consistere in colloqui individuali o con la famiglia da tenersi o presso il nostro Centro o presso il Ser.T., oppure, se si ravvisa la necessità e le condizioni, nell’inserimento nel programma comunitario. Presso il C.T.R. vengono svolti due programmi uno diurno ed uno residenziale. Il Programma è nei fatti identico in quanto l’unica differenza consiste nella permanenza notturna nella struttura che conferisce al programma carattere di residenzialità.
Il nostro intervento è teso a mantenere il più possibile il soggetto nel suo ambiente, per questo vengono inseriti nel programma residenziale quei soggetti che presentano tale necessità logistica non avendo alle spalle una famiglia oppure che presentano una famiglia pluriproblematica incapace di accoglierli con la necessaria competenza.
Purtroppo, nel corso degli ultimi anni abbiamo registrato un sensibile aumento di questo tipo di richieste che speriamo di soddisfare con la disponibilità della nuova struttura, recuperata dalla USL per merito di un progetto che ha ottenuto un finanziamento ministeriale.
Vale a dire, invece di effettuare allontanamento, cercare di realizzare un intervento di recupero che mantenesse il ragazzo il più possibile inserito nel contesto sociale-culturale-economico e familiare dove il disagio si è originato.
Con questo spirito, in accordo con il Servizio per le Tossicodipendenze della USL, con il sostegno, anche economico, della Provincia e del Comune di Grosseto, il C.T.R. Vallerotana iniziò ad operare in una struttura, messa a disposizione dallo stesso Comune, situata nelle vicinanze della Città.

L’intervento si basa su tre fasi:

Un primo momento di sostegno psicologico, ed eventualmente di bisogno farmacologico, in collaborazione con il Ser.T. di competenza, caratterizzato da colloqui individuali e di gruppo seguendo un approccio sistemico-relazionale orientato al qui e ora dell’esperienza vissuta dal soggetto e finalizzato al raggiungimento della propria identità, individualità e capacità a relazionarsi con competenza con il mondo esterno e significativo.

Un secondo momento lavorativo consistente nella conduzione ordinaria della casa nonché nella gestione di una attività serricola e di due laboratori, uno serigrafico ed uno di produzione di oggettistica in carta. Tali momenti lavorativi non rivestono nella fase del recupero caratteristica di attività produttive vere e proprie ma è in fase di progetto, tramite cooperativa, un loro uso finalizzato a fornire degli spazi occupazionali veri e propri.

Un terzo momento ludico-ricreativo e culturale è teso a condurre, soggetti in continua ricerca di emozioni forti e straordinarie, all’accettazione delle cose ordinarie e routinarie della vita quotidiana.